Jim Lambie, Zobop Stairs, Royal Academy of Arts, London (2015)

L’esuberanza delle linee di Jim Lambie

Jim Lambie è un artista scozzese classe 1964 che dopo una prima esperienza artistica nel mondo della musica si è dedicato alle arti visive.

Caratteristiche ricorrenti nel lavoro di questo artista sono l’utilizzo di materiali direttamente prelevati dalla realtà e reinterpretati in modo ironico, richiami dissacranti alla cultura pop e al mondo della storia dell’arte, l’uso di colori accesi e la volontà di creare uno spazio parallelo a quello di tutti i giorni in cui lo spettatore possa letteralmente trovarsi spaesato.

La definita consacrazione nel mondo dell’arte è avvenuta nel 2005 con la candidatura per il prestigioso Turner Prize organizzato niente di meno che dalla Tate Gallery. Jim Lambie è però conosciuto al grande pubblico soprattutto per i suoi pavimenti psichedelici intitolati Zobop! che hanno trovato casa nei più prestigiosi spazi espositivi del mondo.

Jim Lambie, Zobop!, Color Chart, MoMA, New York (2006)
Jim Lambie, Zobop!, Color Chart, MoMA, New York (2006)

L’opera consiste nel porre tutto attorno al perimetro della stanza in modo concentrico del nastro adesivo in vinile ripercorrendo angoli e sporgenze. L’ambiente dopo questo potente inserimento risulta totalmente stravolto e i white cube tipici delle contemporanee gallerie vengono alterati nel loro intrinseco essere.

Jim Lambie infatti esplora come lo spazio possa essere reimmaginato e occupato dandogli un nuovo aspetto, ma anche ridefinendo la percezione che i visitatori posso avere di un determinato luogo. Esempio eclatante sono gli ambienti neoclassici della Royal Academy of Arts di Londra che con l’inserimento dei colori energici di questo artista assumono un aspetto totalmente nuovo.

Il nastro adesivo sottolinea ogni spigolo creando un effetto di dissolvenza dell’ambiente e allo stesso tempo di sua espansione e contrazione andando, con il solo potere delle linee, ad alterare e confondere la percezione sensoriale degli spettatori.

Jim Lambie, dettaglio Zobop Stairs, Royal Academy of Arts, London (2015)
Jim Lambie, dettaglio Zobop Stairs, Royal Academy of Arts, London (2015)

Gallerie e musei, una volta invasi dalla forza di Jim Lambie, trovano un nuovo ritmo in cui ben si ambientano le sculture dell’artista spesso nate dall’unione di più oggetti quotidiani e molto popolari reinterpretati in chiave ironica.

Jim Lambie nel suo dissolvere lo spazio ha dei celebri predecessori, primo fra tutti Sol Le Witt. Entrambi gli artisti infatti fanno uso essenzialmente di linea e colore puro, un abbinamento semplice e che allo stesso tempo può produrre i risultati più eclatanti e, come in questo caso, disorientanti.

Altra opera celebre di questo artista è The Strokes, una pavimentazione realizzata con nastro adesivo bianco e nero che invade tutto lo spazio a disposizione con una linea arcuata che si mette in ideale dialogo con le opere scultoree di Lambie caratterizzate invece da colori sgargianti.

Jim Lambie, 14 carrots-The strokes, Rowche Rumble, Gerhardsen Gerner, Berlino (2008)
Jim Lambie, 14 carrots-The strokes, Rowche Rumble, Gerhardsen Gerner, Berlino (2008)

Tipica della contemporaneità è infatti la pratica del ready made reinterpretato con nuove cromie arbitrariamente scelte dall’artista indipendentemente dalla reale funzione dell’oggetto in questione.

Jim Lambie quindi, pur mantenendo una propria cifra espressiva unica, si pone in perfetta sintonia con la contemporaneità fatta di semplicità formale, purezza cromatica e allo stesso tempo di spregiudicato consumismo e voglia di intrattenimento.

 

Crediti fotografici: themoderninstitute.com, moma.org, garhardsengerner.com