Carlos Cruz Diez, Chromosaturation, Hayward Gallery, Londra (2013)

L’emozione dei colori nell’arte. Carlos Cruz Diez

 

Torino fino al 23 luglio ospiterà la mostra L’emozione dei COLORI nell’arte, oggi parliamo quindi di uno dei protagonisti di questa esposizione.

Carlos Cruz Diez è definibile un veterano nel mondo dell’arte, con i suoi 93 anni ha sperimentato le più diverse tecniche artistiche e ha fatto un percorso estremamente vario e complesso.

Carlos Cruz Diez (2015)
Carlos Cruz Diez (2015)

 

La sua carriera inizia nel secondo dopo guerra nell’ambito dell’Optical Art e da subito il suo interesse verte sui colori e sulla loro percezione e i suoi interessi sulle esperienze di artisti come Georges Seurat e Josef Albers.

Da questi studi nascono le Physichromie, opere bidimensionali nate per una visione frontale che uniscono i principi del puntinismo di Seurat alla percezione legata alle forme e ai colori primari di Albers. Sono lavori che vogliono suscitare una reazione nello spettatore spingendolo a considerare il colore come qualcosa di fisico e tangibile che si relaziona con la luce e la posizione di chi guarda.

Carlos Cruz Diez, Psychromia
Carlos Cruz Diez, Psychromia

Il colore man mano si fece unico protagonista delle opere di Carlos Cruz Diez che iniziò a sperimentare su larga scala le proprie teorie sulla percezione. Nasce così nel 1965 la prima Chromosaturation, ossia un’installazione ambientale in cui appunto vi fosse come unico elemento il colore saturo.

Le Chromosaturation, negli anni ospitate in tutto il mondo nei più prestigiosi musei, si avvalgono di tre stanze letteralmente dipinte dalla luce in tre diversi colori in modo totalmente saturo e avvolgente. Il visitatore ha così la sensazione di trovarsi in uno spazio fatto di solo colore privo di barriere fisiche e spaziali.

Carlos Cruz Diez, Chromosaturation, GAM, Torino (2017)
Carlos Cruz Diez, Chromosaturation, GAM, Torino (2017)

Il colore in questo contesto diventa estremamente concreto e finisce per influenzare la retina di chi guarda che è abituata a ricevere simultaneamente un ampio range di colori e non uno solo e totalizzante.

Carlos Cruz Diez crea un’opera che va all’essenza degli elementi primari dell’arte tradizionale, elimina ogni riferimento figurativo creando un discorso universale comprensibile per chiunque al di là di ogni preconcetto culturale.

Carlos Cruz Diez, Chromosaturation, GAM, Torino (2017)
Carlos Cruz Diez, Chromosaturation, GAM, Torino (2017)
Crediti fotografici: Ludovica Matarozzo, lightartblog.wordpress.com, blogonartdotcom.wordpress.com