Stefan Bruggemann è un artista che lavora con la parola scritta fondendo in modo contemporaneo minimalismo, arte concettuale e un’estetica post-pop efficace.
“I’ve always been interested in the strategy of conceptual art but not from a political point of view but more as a mechanism of communication. The difference between that generation (the late sixties and early seventies) and mine is that that generation was more focused on Marxist ideology and in my case I want to focus more on the mechanism of capitalism in today’s reality”.
L’arte di Stefan Bruggemann si basa sulla convinzione che il nostro secolo si basi più sola comunicazione che sui contenuti, conseguenza quindi è che la forma d’arte più adeguata per trasmettere un messaggio con l’arte sia attraverso la forma di comunicazione per eccellenza ossia la parola.
La critica alla politica si sviluppa sempre da questa concezione di base. La politica si basa sulla parola e in un certo senso sull’apparenza e non su un reale contenuto che infatti non sempre è presente. La comunicazione nel nostro secolo è solo parole, parlare, chiacchierare senza dare veramente uno spessore a ciò che si dice.
Il legame con l’arte concettuale, per quanto rinnovata dal punto di vista stilistico, rimane una costante. In molte sue opere Stefan Bruggemann infatti si riallaccia direttamente a Joseph Kosuth e alla sua pratica di riproporre in modo tautologico le definizioni tratte dal dizionario. Bruggemann vi sovrappone dei font giocosi, tratti dal mondo dei magazine e della pubblicità.
Anche i medium di questo artista sono quelli dalla contemporaneità e si intrecciano con il mondo della cultura pop, è solito utilizzare bombolette spray, neon e ispirarsi al mondo dei graffiti tanto nelle opere in studio quanto in quelle di street art.
Fondamentale è il coinvolgimento dello spazio e quindi dello spettatore, molte opere includono superfici specchianti e l’affollarsi di parole una sopra all’altra ad invadere la superficie disponibile comunica un senso di affollamento in cui il pubblico non può che inserirsi.
Stefan Bruggemann si inserisci quindi in quel filone dell’arte contemporanea che sperimenta partendo dagli aspetti del linguaggio legati a cultura e società.