Ann Veronica Janssens, Blue, Red, Yellow, Nasher Sculpture Center, Dallas (2016)

Ann Veronica Janssens. Il lato materiale della luce

Ann Veronica Janssens è un’artista belga che indaga la percezione del reale dematerializzandolo con diversi espedienti, primi fra tutti luce e nebbia.

Le opere di questa artista variano per formato, tipologia e grado di coinvolgimento, ma nella sua produzione scultorea così come nelle sue installazioni immersive rimane un punto fermo. La volontà di giungere al limite tra il materiale e l’immateriale utilizzando medium insoliti come nebbie artificiali, glitter, superfici rifletti o trasparenti.

Ann Veronica Janssen, Superficie riflettente, 18th Biennale di Sydney (2012)
Ann Veronica Janssen, Superficie riflettente, 18th Biennale di Sydney (2012)

“Cognizione, riflessi, significati e psicologia sono al centro di queste sperimentazioni. Le esperienze spazio-temporali sono infatti più vicine a qualcosa di simile all’ipnosi, ma con la volontà tuttavia di ritornare alla realtà piuttosto che sfuggirne. Spingendo indietro i limiti della percezione, rendendo visibili l’invisibile, queste esperienze fungono da passaggi da una realtà all’altra. Si tratta di soglie tra due stati di percezione, tra l’ombra e la luce, il definito e l’indefinito, il silenzio e l’esplosione. La soglia in cui l’immagine si riassume.”

Nelle opere di Ann Veronica Janssens lo spettatore è chiamato ad una maggiore consapevolezza del modo in cui percepisce lo spazio, la luce e l’aria che lo circondano. L’uso della nebbia serve allo stesso tempo a celare l’intorno e a dare materialità ad elementi altrimenti intangibili, rende la luce concreta e così l’aria.

Ann Veronica Janssens, Orange Blue Sea, Galleria Artiaco, Napoli (2006)
Ann Veronica Janssens, Orange Blue Sea, Galleria Artiaco, Napoli (2006)

L’opera Blue, Red, Yellow porta a massimo compimento questo ragionamento. Si tratta di un padiglione scultura realizzato per la prima volta da Ann Veronica Janssens nel 2001 sulla terrazza che circonda la Neue Nationale Galerie di Mies Van der Rohe a Berlino. La semplicità di questo volume ben si accosta alla linea minimalista del celebre edificio e già esternamente preannuncia la purezza e contemporanea straordinarietà di ciò che vi avviene internamente.

L’intero padiglione dell’artista belga è infatti formato da una semplice struttura in tubolari su cui sono collocati dei pannelli semi trasparenti di vari colori che lasciano filtrare la luce all’interno tingendola di diverse cromie. Lo spettatore dentro all’installazione si trova immerso in una fitta nebbia colorata che smaterializza lo spazio impedendo di percepirne i confini.

Ann Veronica Janssens, Blue, Red, Yellow, Nasher Sculpture Center, Dallas (2016)
Ann Veronica Janssens, Blue, Red, Yellow, Nasher Sculpture Center, Dallas (2016)
Ann Veronica Janssens, Blue, Red, Yellow, Nasher Sculpture Center, Dallas (2016)
Ann Veronica Janssens, Blue, Red, Yellow, Nasher Sculpture Center, Dallas (2016)

Il tempo stesso pare alterarsi in questa nuova dimensione sospesa in cui i ruoli tra pesantezza e leggerezza, visibile e invisibile, paiono invertirsi.

L’opera di Ann Veronica Janssens oscilla tra la consapevolezza della concretezza del materiale e tra la possibilità di renderlo illusorio ed evocativo con manipolazioni mai eccessivamente complesse.

Ann Veronica Janssens, Blue, Red, Yellow, Nasher Sculpture Center, Dallas (2016)
Ann Veronica Janssens, Blue, Red, Yellow, Nasher Sculpture Center, Dallas (2016)
Crediti fotografici: ornotmagazine.it, bortolamigallery.com