Oggi parliamo di illustrazioni e in particolare di 3 giovani talenti accomunati dall’uso del colore saturo pur attraverso tecniche diverse e stili molto lontani tra loro.
Le illustrazioni hanno spesso la necessità di essere immediate e rendere in modo chiaro un concetto altrimenti complesso. Spesso per rendere questa sintesi gli illustratori si avvalgono proprio del colore usato in purezza, di accostamenti forti e contrastanti, di colori complementari.
Yann Kebbi è un giovane illustratore francese dal tratto subito riconoscibile, molto veloce ed espressionista. Le sue opere nascono in bianco e nero e il colore viene ben calibrato solo in piccole porzioni, ma è proprio in questi punti che si esprime al massimo dando risalto e profondità a quanto già tracciato in nero.
I personaggi di queste illustrazioni sono accomunati dal provare emozioni forti e totalizzanti come frustrazione, panico, gioia e apatia che emergono sulla superficie dell’opera in macchie di colore saturo.
La necessità del colore nelle altre parti dei disegni non si sente proprio grazie al forte potere comunicativo del tratto e delle cromie scelte da Yann Kebbi.
Grace Helmer è invece inglese, nata nella ridente Brighton e ora attiva illustratrice anche per marchi di rilievo.
Si distingue sulla scena inglese per l’uso della pittura ad olio e di scelte cromatiche molto forti che conferiscono un tono fortemente espressivo alle sue opere.
A differenza di Yann Kebbi, che si contraddistingue per la violenza del tratto, Grace Helmer è invece molto delicata e le sue illustrazioni paiono quasi arcadiche tanta la pace che comunicano.
Le opere di questa illustratrice hanno un che di conviviale, invitano all’allegria e in alcuni momenti ricordano le opere pittoriche di un grande artista inglese, David Hockney, da cui sicuramente riprende l’uso dei colori e i loro accostamenti.
Parliamo infine di un’illustratrice giapponese, Yoko Honda, che ha trovato la fama attraverso Instagram e grazie all’azienda di vestiario Afends che la ha contatta per realizzare i motivi per i tessuti di una collezione.
Lo stile di Yoko Honda è inconfondibile, catapulta chi guarda le sue opere negli anni ’80 e in particolare nel mondo patinato di Miami e Los Angeles. Dagli anni ’80 riprende sia la dimensione paradisiaca che i colori accesi e i contrasti improbabili.
Le sue illustrazioni sono create con tecnica digitale e anche questo aiuta a conferire all’effetto finale un effetto sgargiante e vistoso e a rimandare ad un’era di benessere e di eccesso.
“Quando qualcuno esprime gli anni ’80, c’è quell’elemento di Miami e della California – si potrebbe dire che sono i luoghi che simboleggiano gli anni ’80 migliori (i luoghi dei sogni).”