Lèonard Combier è un giovane ed originale artista francesce maestro nell’arte più che mai contemporanea ed innovativa del doodling.
Doodle letteralmente significa scarabocchiare, è quello che facciamo tutti mentre siamo al telefono e abbiamo una penna in mano. Sono quei disegni che si formano senza troppa consapevolezza e che, a volte, si sviluppano in modo incredibile diventando quasi organici. Possono essere veloci schizzi figurativi, linee intricate che formano un motivo astratto o, come nel caso di Lèonard Combier, degli irrisolvibili labirinti ricchi di mille dettagli.
Le opere di Lèonard Combier sono da guardare da vicino, ma ti conquistano per la loro complessità e per i colori sgargianti già da lontano. Disegnare per questo artista è un istinto, qualcosa di assolutamente irrefrenabile e infatti i supporti che utilizza vanno dalle tradizionali tele, alla carta, fino al passaporto e a ciò che l’occasione gli offre.
Stesso vale per i medium che impiega, quelli della contemporaneità più vicina al quotidiano come uni posca, penne e inchiostro.
Queste opere creano un mondo personalissimo in cui suggestioni surrealiste e di scomposizione della figura di stampo cubista si intrecciano con richiami al mondo dell’arte precolombiana fatta anch’essa di piccoli dettagli che più ti avvicini più mostrano la loro grande complessità.
Non mancano i rimandi alla street art da cui riprende le cromie accese e gioiose e il gusto per il linearismo grafico.
Nemmeno una piccola porzione della superficie pittorica viene risparmiata dall’inarrestabile frenesia grafica di questo artista, parte da un piccolo gesto e da una figura geometrica semplice che va poi complicandosi con innumerevoli aggiunte sempre più sottili che si inseriscono in qualsiasi punto rimasto candido.
L’effetto di saturazione della superficie si manifesta con ancora maggiore potenza con l’uso del colore, irrinunciabilmente brillante.
Il coinvolgimento del pubblico è coscientemente ricercato e questo emerge dalle parole dell’artista stesso.
My goal here is to amuse the spectator and to take him into my world. I want to make out of each artwork a maze, in which ones like to wander and discover all the nooks and crannies.
Léonard Combier