Moschea blu, Mazar-e-Sharif, Afghanistan

L’horror vacui nei colorati mosaici islamici

L’arte islamica nasce in Siria attorno al VII secolo e da lì si diffonde con l’espansione territoriale del califfato fino alla Spagna e alla Sicilia e in molte zone europee.

La religione islamica è generalmente aniconica e di conseguenza nella creazione dell’apparato decorativo dei propri luoghi di culto utilizza soprattutto motivi geometrici per non incorrere in idolatria.

Moschea di Wazir Khan, Lahore, Pakistan
Moschea di Wazir Khan, Lahore, Pakistan

La tradizione del mosaico, realizzato sia in pietre dure che con resine, viene ripresa dal mondo bizantino e spesso le maestranze impiegate erano quelle cristiane. I motivi più utilizzati sono gli elementi decorativi geometrici come pentagoni, quadrati, cerchi, rettangoli, forme a ventaglio e arcobaleni che creano una variazione cromatica intensa, ma anche elementi vegetali tipo foglie di palma d’acanto.

Tipico di questa forma d’arte è l’uso di colori saturi e accesi, l’invasione totale di pavimenti, pareti e archi. L’arte tessile dei tappeti trova applicazione su larga scala nelle immense moschee del culto islamico che attraverso questa decorazione totalizzante paiono smaterializzarsi in un gioco di luci e riflessi degli smalti.

Moschea blu, Mazar-e-Sharif, Afghanistan
Moschea blu, Mazar-e-Sharif, Afghanistan

Utilità e bellezza vanno di pari passo in questa arte, sono i due aspetti inscindibili della perfezione intesa come una virtù che da fondamento morale e spirituale alle arti.

Creare mosaici ha infatti una valenza spirituale dal momento che prevede la trasformazione di una materia prima e in quanto tale informe in un oggetto sagomato come modello ideale. Attraverso la bellezza il fedele può giungere alla contemplazione del divino, divino che si riflette nelle creazioni dell’uomo e che a sua volta sono riflesso della bellezza unica ed inimitabile della natura.

Moschea blu, Mazar-e-Sharif, Afghanistan
Moschea blu, Mazar-e-Sharif, Afghanistan

Frequente nei mosaici islamici è anche la rappresentazione di città ideali, come nel caso dell’antica Moschea Ommayade di Damasco. Tra le prime dimostrazioni di questa incredibile forma d’arte si inseriscono gli esempi di Sakhra Qubbat e tra i più recenti il mihrab della moschea di Cordoba.

Caso unico e celebrato in tutto il mondo per la sua immensità è quello della Moschea Blu, chiamata così da parte dei visitatori stranieri per la colorazione dei mosaici che la ricoprono totalmente.

Moschea di Sakhra Qubbat
Moschea di Sakhra Qubbat

Si tratta della moschea del Sultano Ahmet I ed è l’esempio perfetto di una moschea imperiale ottomana. È stata costruita tra il 1603 e il 1617 sul sito del Grande Palazzo di Bisanzio e la sua forma ricorda l’epoca bizantina con le sue cupole e i minareti. I mosaici per cui è conosciuta rimasero nascosti finché la Repubblica di Turchia non commissionò un restauro delle opere nel 1935 e rivelandone la bellezza e le origini storiche a tutto il mondo.

La moschea conserva ancora oggi la sua funzione religiosa e alle visite turistiche si alternano i momenti di preghiera.

Moschea di San Pietroburgo, Russia
Moschea di San Pietroburgo, Russia
Crediti fotografici: turismoturchia.com, panoramio.com, commons.wikimedia.org, islamic-arts.org